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LA CASA DI JOYCE LUSSU A FERMO

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Questa casa, una dimora ottocentesca in contrada Paludi, a S. Tommaso di Fermo, situata tra le colline ascolane e la foce del fiume Tenna, non è solo una villa di campagna, ma è stata l’ultima abitazione di Joyce Lussu. Questa casa è un bene culturale, perché custodisce la sua eredità intellettuale, la sua memoria e la vita di Joyce, ma anche parte della storia collettiva; eppure, dal 2023, questo inestimabile patrimonio, è in vendita.
Joyce scelse di andare a vivere in questa casa nel 1975, dopo la morte del marito, Emilio Lussu, evento che segnò una cesura nella sua esistenza: dopo trent’anni di vita in comune, Joyce si ritrovò da sola e così scelse di lasciare Roma per tornare nella casa dei suoi avi, nel paesino di San Tommaso, nelle Marche. Non fu un ritiro a vita privata, ma l’inizio di una nuova fase della sua vita: cominciò da subito a studiare il territorio, partecipò a diversi incontri e coordinò gruppi di studio di storia locale, collaborò con le scuole e le insegnanti e strinse amicizia con editori del luogo, che aiutò, ed ai quali concesse di rieditare molte sue opere, riproponendo così i suoi scritti in una visione nuova, per non museificare il suo pensiero.

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La casa, vicina ai sacri monti Sibillini, divenne un punto d’incontro per persone che venivano da ogni dove per parlare con lei e intrecciare scambi culturali, di conoscenza e di vita. Qui Joyce voleva creare “una casa della pace” e vi ospitò anche molti giovani che si recavano da lei per chiedere consigli o incoraggiamenti.

Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti, conosciuta come Joyce Lussu, fu una saggista, una storica, studiosa di genere, narratrice, poetessa, traduttrice, partigiana, una rivoluzionaria, un’ecologista e un’attivista politica.
Nacque a Firenze l’8 maggio 1912, terzogenita del conte Guglielmo e di Giacinta Galletti de Cadilhac. Quando i suoi genitori scrissero alcuni articoli contro il fascismo e, per questo motivo, il padre subì un’aggressione squadrista e venne brutalmente picchiato, la famiglia decise di lasciare l’Italia e di trasferirsi in Svizzera. Qui Joyce venne iscritta in una scuola-collegio ispirata dai movimenti nonviolenti come quello di Gandhi, ma dato che sin da subito scelse un’esistenza lontana dalla cultura accademica e ‘libresca’, iniziò a seguire specifici corsi in istituti diversi: dapprima l’Università di Heidelberg, in Germania (che lasciò nel 1933 a causa dell’ascesa del nazismo), poi i corsi di lettere alla Sorbona di Parigi e quelli di filologia a Lisbona.
Dal 1934 al 1938 viaggiò in diverse zone dell’Africa, dove scoprì la passione per la natura e maturò l’avversione per il colonialismo.
Tornata in Europa si impegnò assieme al fratello, lo storico e antifascista Max Salvadori, nell’organizzazione del movimento di Giustizia e Libertà.
Nel 1939 incontrò Emilio Lussu, col quale si sposò in privato in casa di fuoriusciti italiani, ed affrontò diverse lotte e rischiose imprese clandestine.
Joyce, tra l’altro, si specializzò nel produrre documenti falsi e, quando organizzò la fuga in Svizzera del socialista antifascista Giuseppe Emanuele Modigliani e della moglie, fu scoperta e imprigionata.
Quando tornò libera, con l’avvento dell’occupazione di Parigi (1940), decise di passare i Pirenei a piedi, insieme ad Emilio, per arrivare a Lisbona ed aiutare la fuga di molti antifascisti.
Successivamente si trasferirono a Londra, dove Emilio prese contatti con le forze alleate per organizzare la Resistenza italiana e Joyce frequentò una sorta di servizio militare britannico, dove imparò l’uso delle armi e tecniche di guerra.
Nel 1943 Joyce è a Roma: la città è invasa dai nazisti, ma la Lussu, incapace di rimanere inattiva, decise di offrirsi come volontaria al Comitato di liberazione nazionale per attraversare il fronte e raggiungere gli americani, al fine di concordare il lancio delle armi ai partigiani. L’impresa le valse una medaglia d’argento al valor militare (le fu consegnata nel 1966).
Nel 1944 partorì in solitudine il figlio Giovanni e, successivamente, decise di trasferirsi in Sardegna, ad Armungia (luogo natio di Emilio), dove si dedicò alla condizione delle donne e organizzò un loro coordinamento, collaborando alla fondazione dell’Unione donne italiane sarda e nazionale.
Dopo aver militato per qualche tempo nel Partito socialista italiano, in seguito preferì continuare le sue lotte fuori dai gruppi e dai partiti e ricominciò a viaggiare, divenendo attiva nel movimento pacifista internazionale e in quello contro la guerra fredda.
Dal 1958 iniziò un percorso contro l’eurocentrismo: portò in Italia le ragioni dei popoli vessati dal colonialismo e tradusse le parole di poeti rivoluzionari e di quelle minoranze la cui storia orale si stava perdendo. La poesia, all’apparenza innocua, fu un’arma molto efficace per Joyce: con la scusa delle traduzioni riuscì ad avere permessi per vedere i carcerati e per alcuni di loro tentò anche di organizzarne l’evasione.
Joyce, dopo i suoi studi di genealogia e di storia locale e globale, decise di dare vita ad una didattica alternativa, che mescolava ricordi personali, citazioni colte, raffronti archivistici e interviste agli anziani.
Nel 1975, dopo la morte di Emilio Lussu, decise di vivere in questa casa, dove rimase sino a quando la colpì la cecità e dovette trasferirsi dal figlio Giovanni, a Roma, dove morì il 4 novembre 1998.

Annalisa Bertani

Localizzazione

Località: San Tommaso di Fermo
Indirizzo: Contrada Paludi
Comune: Fermo
Provincia: Fermo (FM)
Regione: Marche
Coordinate geografiche: Latitudine 43.22822 – Longitudine 13.773383

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FONTI

Sitografia
In vendita la casa di Joyce Lussu, “diventi un museo”, articolo pubblicato sul sito www.ansa.it consultato il 4/9/2023

Salvadori Paleotti Gioconda Beatrice, profilo biografico pubblicato sul sito www.treccani.it consultato il 4/9/2023

M. Tortora, La casa di Joyce Lussu è in vendita, articolo pubblicato sul sito www.noidonne.org consultato il 4/9/2023

Villa di Joyce Lussu a Lido di San Tommaso (Fermo): “E’ piena di storia, va tutelata”, articolo pubblicato sul sito www.ilrestodelcarlino.it consultato il 4/9/2023

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ALTRE INFORMAZIONI

Date evento: 8/5/1912 – 4/11/1998

Cognome / Nome: Salvadori Paleotti Gioconda Beatrice, detta Joyce Lussu (dal cognome del marito Emilio Lussu)

Formazioni d’appartenenza: Giustizia e libertà, Partito socialista italiano

Data opera: Ottocento

Autore/i: non conosciuto

Note: edificio privato non liberamente accessibile e senza indicazioni inerenti l’ex proprietaria Joyce Lussu

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