© Sandro Allegrini, giornalista – Questa immagine è protetta da copyright
C’è una lapide in marmo all’entrata dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che ricorda il partigiano Mario Grecchi:
“In questa piccola stanza d’ospedale / Mario Grecchi / patriota diciassettenne / trascorse / le ultime ore di sua vita / prima di cadere sotto il piombo tedesco / cui un’infame condanna lo trasse / ancor avvolto di bende / e già stremato di forze / per le ferite riportate in aperto combattimento. / Nel primo anniversario del sacrificio / perché / eterna duri nel tempo memoria / del giovinetto eroe / 17 marzo 1945”.
Mario Grecchi era un ragazzo cresciuto in Umbria sotto il regime fascista. Era nato il 30 settembre 1926 a Milano, ma la carriera militare del padre li destinò a Perugia. Dopo il Ginnasio fece ritorno alla città natale per frequentare la Scuola militare e poi l’Accademia.
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A fine 1943 fu promosso istruttore militare, ma nella sua Perugia, occupata dai nazisti, ragazzi della sua generazione, come lui antifascisti, già si stavano organizzando. Qualcuno era già morto. Grecchi abbandonò Milano e la carriera militare per unirsi ai futuri compagni lotta. Cominciò ad aiutare i partigiani svolgendo qualche mansione in città, ma dopo poco tempo lasciò la famiglia per unirsi alla brigata “Leoni”, con base a Torre Burchio, in un’altura nella zona di Deruta. Era molto giovane e in una situazione inedita, ma carattere e capacità militari gli valsero spesso il comando delle azioni partigiane. Nella brigata, vicina al Partito d’Azione, c’era anche l’ex compagno di Ginnasio Augusto Del Buon Tromboni, col quale si sarebbe avvicendato a capo dei gruppi partigiani. Muovendosi in un territorio conosciuto, in piccoli nuclei di due o tre elementi per volta, sabotarono il passaggio di nazifascisti lungo le vie di comunicazione. Poi, per azioni più grandi servì l’unione. Fu insieme ai partigiani della brigata Garibaldi “Francesco Innamorati” che riuscirono a disarmare le caserme e i della Guardia Nazionale Repubblicana di Deruta.
La riposta arrivò la mattina del 6 marzo. Avanzarono imponenti forze, con carri armati e colpi di mortaio, decise a vendicarsi e ripristinare ordine e controllo del territorio. Mario Grecchi e il suo gruppo avevano il compito di rallentare il più possibile le truppe tedesche e la GNR, permettendo agli altri partigiani di organizzarsi prima del rastrellamento. Nella battaglia persero la vita due partigiani della brigata “Leoni” e uno della “Francesco Innamorati”. Il comandante Mario Grecchi rispose al fuoco fino a che i colpi ricevuti e le ferite non lo consegnarono nelle mani dei nazifascisti, ma che non gli impedirono di colpire a morte un ufficiale tedesco. I compagni catturati vennero fucilati al Poligono di tiro di Perugia l’8 marzo. Grecchi fu seviziato e torturato per dieci giorni, cercando di cavargli notizie e nomi con lo scopo di debellare la rete partigiana del derutese. Fu una punizione fine a sé stessa. La vigilia della fucilazione arrivò quando la vita di Mario Grecchi abbandonava il suo corpo, una trasfusione di sangue servì a superare la notte, confessarsi, scrivere un pensiero ai genitori, attendere la condanna. Il 17 marzo 1944 al Poligono c’era anche Augusto Del Buontemponi, ferito ma risparmiato alla morte, costretto a vedere quella dell’amico, di quel ragazzo che rivolse a lui parole lontane da quel momento, interrotte dall’ultimo combattimento, di rabbia e rimpianto, per com’era andata. “Vendicami”.
Perugia fu liberata tre mesi dopo, il 20 giugno del ‘44. Le ultime retroguardie tedesche asserragliate a nord della città incontrarono le forze alleate, e una nuova formazione partigiana, dei sopravvissuti e di chi proseguiva il lavoro dei morti. La brigata Mario Grecchi.
Silvia Maresca
Localizzazione
Località: Perugia
Indirizzo: Piazzale Giorgio Menghini, 1 (“Vera del pozzo” in Google maps)
Comune: Perugia
Provincia: Perugia (PG)
Regione: Umbria
Coordinate geografiche: Latitudine 43.08024 – Longitudine 12.35507
FONTI
Bibliografia
A. Leoni, S. R. Contini, Partigiani cristiani nella Resistenza: la storia ritrovata (1943-1945), Milano, Ares, 2022
M. Flores, M. Franzinelli, Storia della Resistenza, Torino, Gedi, 2022
Sitografia
(consultata al 4/1/2025)
Episodio di Poligono di Tiro Perugia 06-17.03.1944, scheda compilata da Tommaso Rossi, pubblicata sul portale www.straginazifasciste.it
Episodio di Perugia 05.02.1944, scheda compilata da Tommaso Rossi, pubblicata sul portale www.straginazifasciste.it
La lapide di Mario Grecchi è al Silvestrini, articolo pubblicato sul giornale online www.latramontanaperugia.it
La Resistenza e la sua repressione in Umbria (settembre 1943 – agosto 1944), scheda pubblicata sul sito https://anpibevagna.weebly.com
17 Marzo 1944 – In ricordo di Mario Grecchi, articolo di Pino Ferrarini e Bartolo Ciccardini, pubblicato sul sito https://anpcnazionale.com
ALTRE INFORMAZIONI
Data evento: 17 marzo 1944
Cognome Nome: Grecchi Mario
Formazioni d’appartenenza: Brigata Leoni (vicina a Partito d’Azione)
Data opera: non conosciuta. Opera realizzata al primo anniversario, il 17 marzo 1945.
Autore: non conosciuto.
Note: La lapide, in origine conservata all’ex ospedale di Monteluce di Perugia dove Grecchi era ricoverato, nel 2013 fu collocata all’ingresso principale dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia. L’iniziativa fu della Società generale di mutuo soccorso fra gli artisti e gli operai di Perugia, l’Anpi e l’Associazione mazziniana.
contatti
LAPIDE IN MEMORIA DEL PARTIGIANO MARIO GRECCHI A PERUGIA
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