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Lecco fu un centro importante della Resistenza; già prima che iniziasse la Guerra di liberazione, in città erano attivi intellettuali e operai antifascisti. Il Comitato di liberazione nazionale lecchese ebbe origine da un comitato unitario nato il 27 luglio 1943, al quale aderirono rappresentanti del Partito socialista italiano, Partito d’azione, Partito comunista italiano, Partito repubblicano e Partito popolare. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, i combattimenti si concentrarono nei vari rioni di Lecco, sui monti e nella provincia lecchese: celebri sono le battaglie dei Piani d’Erna e di Pescarenico.
L’itinerario qui proposto, costituito da sei tappe, interessa esclusivamente il centro città.
Itinerario a cura di Stefano Balbiani
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LA GUERRA DI LIBERAZIONE A LECCO – Elenco tappe
Monumento in memoria dei deportati del 1944
Nel marzo del 1944 gli operai delle principali fabbriche di Lecco entrarono in sciopero. A seguito di ciò, una trentina di operai lecchesi venne deportata in Germania dai nazifascisti.
corso Matteotti 8-10, presso Parco “7 marzo”
Monumento ai caduti lecchesi nella Guerra di liberazione
Dedicato alle numerose vittime antifasciste della Guerra di liberazione, morte tra 1943 e 1945.
largo Montenero, 3
Lastra concessione medaglia d’argento al valore militare alla città di Lecco
Nel settembre 1974 la città di Lecco venne insignita della medaglia d’argento al valore militare per il fulgido esempio di lotta e opposizione all’invasore tedesco.
piazza Armando Diaz 1, presso il cortile di Palazzo Bovara
Lastra in ricordo del Comitato di liberazione nazionale lecchese
Targa a ricordo dell’edificio nel quale, tra 1943 e 1945, operò il Comitato di liberazione nazionale lecchese di Celestino Ferrario.
via don Antonio Mascari, 19
Collegio arcivescovile “Alessandro Volta”
Sede, dal settembre 1944 all’aprile 1945, della Polizia ferroviaria di Lecco; il 26 aprile 1945 vi giunsero, su comando del Comitato di liberazione nazionale, tre partigiani a intimare la resa dei reparti della Polizia ferroviaria.
via fratelli Cairoli, 77
Santuario Nostra Signora della Vittoria
Nella cripta, nella quale sono sepolti anche combattenti morti durante la Guerra di liberazione, dopo il 9 settembre 1943 fu radunato materiale bellico proveniente dalla caserma “Sirtori”; la chiesa funse anche da sede del centro di rifugio e smistamento di profughi e disertori.
via Trieste, 1
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LA GUERRA DI LIBERAZIONE A LECCO
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