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La via è dedicata a Flavio Busonera, medico oristanese, socialista e martire della Resistenza, che dopo l’8 settembre 1943 stabilì contatti con i primi nuclei azionisti e della Resistenza padovana, si occupò dell’assistenza ai prigionieri alleati e contribuì alla costituzione delle prime bande partigiane.
Flavio Busonera nacque il 28 luglio 1894 da una famiglia di artigiani, figlio di un piccolo commerciante di gazzose. Dopo le scuole medie frequentò il Ginnasio ad Oristano, ma in seguito proseguì gli studi a Cagliari, dove frequentò il Liceo Dettori e conobbe Antonio Gramsci, che lo sensibilizzò alle prime lotte socialiste dei lavoratori portuali cagliaritani e delle operaie della manifattura tabacchi. Partecipò alla Prima guerra mondiale come tenente dei bombardieri e qualche anno dopo conseguì la laurea in Medicina all’Università di Cagliari e intraprese la carriera di medico di famiglia nel paese di Sarroch.
Nel 1926, a causa delle sue idee politiche, che lo posero in contrasto con la borghesia locale, dovette lasciare la Sardegna: Flavio, socialista sin da giovanissimo, s’iscrisse anche al Partito comunista e partecipò attivamente a tutte le manifestazioni di piazza, che si svolsero sia a Cagliari che in provincia.
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Dopo l’8 settembre 1943 organizzò le forze partigiane e divenne comandante della Brigata “Venezia”, per la quale ebbe il delicato compito di raccogliere armi e viveri per i partigiani del territorio. Inoltre, sostenne i giovani renitenti e soprattutto curò i partigiani feriti. Flavio, infatti, era soprattutto medico e la sua attività professionale lo portò costantemente in tutti i fronti di guerra, ed a rispondere ad ogni richiesta di aiuto, ma la sua innata generosità lo tradì. Il 27 giugno 1944 il resistente sardo venne arrestato dai fascisti con un abile stratagemma: due repubblichini travestiti da partigiani chiesero il suo aiuto e quando Busonera si presentò da coloro che credeva dei partigiani feriti, venne catturato dai fascisti e rinchiuso nel carcere dei Paolotti di Padova. I partigiani della sua brigata pensarono ad un piano di evasione e lo comunicarono a Flavio, ma lui rifiutò, perché sapeva che avrebbe provocato gravi ritorsioni ai compagni reclusi.
Il 16 Agosto 1944, nel centro di Padova, venne ucciso il colonnello repubblichino Bartolomeo Fronteddu e l’uccisione fu attribuita ai resistenti e, di conseguenza, il 17 Agosto 1944 Flavio fu impiccato ed altri sette partigiani vennero fucilati.
Data la sua significativa partecipazione alla resistenza veneta, a Cavàrzere nel 1951 fu posta una lapide sulla facciata della sua casa di via Trento Trieste e venne intitolato un villaggio a suo nome, “Villaggio Busonera”, nel quale, il 25 aprile del 1967 gli venne dedicato un busto, collocato nell’atrio delle Scuole elementari e, il 25 aprile del 1974, fu inaugurato un monumento in sua memoria; mentre a Padova gli sono state intitolate una strada ed una struttura ospedaliera (l’Istituto oncologico veneto).
In Sardegna, invece, più precisamente ad Oristano, sua città natale, il 25 aprile del 2016, in occasione del 71° anniversario della Liberazione, è stato intitolato a suo nome il Centro giovani di Sa Roda.
Annalisa Bertani
Localizzazione
Indirizzo: via Flavio Busonera
Comune: Sassari
Provincia: Sassari (SS)
Regione: Sardegna
Coordinate geografiche: Latitudine 40.747846 – Longitudine 8.520134
FONTI
G. Gaddi, Flavio Busonera: martire della Resistenza veneta, Padova, ANPI provinciale, 1970
Sitografia
Busonera. Il medico buono della Resistenza, articolo pubblicato sul sito oristano.anpi.it consultato il 19/7/2023
ALTRE INFORMAZIONI
Data/e evento: Resistenza
Cognome / Nome: Busonera Flavio
Formazioni d’appartenenza: Brigata “Venezia”
Data/e opera: non determinabile
Autore/i: non determinabile
Note: via liberamente accessibile, segnalata dai cartelli stradali
contatti
VIA INTITOLATA A FLAVIO BUSONERA A SASSARI
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