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AURELIO PICCININO

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Aurelio Piccinino nacque a Campobasso il 27 febbraio 1887. Trasferitosi a Bologna, durante la Seconda guerra mondiale venne mobilitato come maggiore di Cavalleria della riserva. L’8 settembre 1943, al momento dell’armistizio, era a capo del X Gruppo squadroni dei cavalleggeri guide in Liguria, nella caserma di Arma di Taggia (Imperia), incaricato della difesa della costa tra Ventimiglia e Riva Santo Stefano. Subito gli venne affidato il trasferimento dei propri soldati in Piemonte, a Mondovì (Cuneo); il 23 settembre venne fermato dai nazisti a Pieve di Teco (Imperia) assieme ad altri militari, disarmato e arrestato. I prigionieri italiani, costretti dai loro carcerieri ad arrivare a piedi sino al Colle di Nava, valico delle Alpi Liguri, una volta giunti a Ormea (Cuneo) furono messi su alcuni treni e spediti in Germania. Il maggiore Aurelio Piccinino, già rifiutatosi di obbedire all’ordine di decimare i suoi uomini durante i giorni dell’armistizio, ricusò convintamente di aderire alla Repubblica sociale italiana di Salò. Fu quindi inizialmente incarcerato nello Stalag (lager per i prigionieri di guerra) di Sandbostel (Bassa Sassonia) e, successivamente, in Polonia, nello Stalag 367 di Częstochowa.

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Provato per le sofferenze e le fatiche, qui morì il 22 giugno 1944, all’età di cinquantasette anni. Venne sepolto a Bielany, frazione della periferia settentrionale della città polacca di Varsavia, nel cimitero militare italiano in via Marymoncka 40. Piccinino venne insignito della Medaglia d’argento al valor militare alla memoria.

Non esistono lapidi, targhe o lastre che ricordino la figura di Aurelio Piccinino. 

A Campobasso, sua città natale, il 24 maggio 1956 è stato però eretto un monumento a ricordo dei caduti di tutte le guerre. Opera dello scultore ligure Luigi Venturini (1912-1998), formatosi a Carrara e attivo principalmente in Toscana, Liguria, Lazio e Abruzzo, il monumento è costituito da un imponente e slanciato obelisco a forma quasi conica in marmo travertino, poggiante su di una lastra. Reca scolpite svariate figure (un biplano, un paracadutista, un militare con maschera antigas, uno in agguato, un soldato ferito e uno in pericolo, un combattente al sacrificio, un mitragliere e la personificazione della Gloria che riceve in grembo l’Eroe), e incisa la scritta, a lettere capitali “CAMPOBASSO / AI SUOI / CADUTI”.

Stefano Balbiani

Localizzazione

Località: Campobasso
Indirizzo: piazza della Vittoria
Comune: Campobasso
Provincia: Campobasso (CB)
Regione: Molise
Coordinate geografiche: Latitudine 41.55608 – Longitudine 14.65736

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FONTI

Sitografia

Aurelio Piccinino, profilo biografico pubblicato sul sito www.anpi.it consultato l’8/3/2025

I campobassani sepolti nei cimiteri militari italiani in Austria, Germania e Polonia, scheda pubblicata sul sito dimenticatidistato.wordpress.com consultato l’8/3/2025 

Campobasso: Monumento ai Caduti, scheda pubblicata sul sito www.italianostra.org consultato l’8/3/2025

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ALTRE INFORMAZIONI

Data evento: 22/6/1944

Cognome / Nome: Piccinino Aurelio

Formazioni d’appartenenza: X Gruppo squadroni dei cavalleggeri guide

Data monumento: 24/5/1956

Autore: Venturini Luigi

Note: monumento visibile e liberamente accessibile

contatti

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