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ECCIDIO DI BAVENO

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Nel pomeriggio del 20 giugno 1944, un gruppo di partigiani attivi sul monte Mottarone e guidato da Franco Abrami organizza un’azione contro le truppe tedesche e fasciste nel comune lacustre di Baveno. All’epoca dei fatti il luogo è già tristemente noto per via dei rastrellamenti di ebrei sul lago Maggiore, qui cominciati nel settembre del 1943. L’obiettivo della puntata partigiana è la cattura di prigionieri fascisti o tedeschi da utilizzare in eventuali trattative per lo scambio di prigionieri: i rastrellamenti delle settimane precedenti – dei quali il più violento è quello condotto in Valgrande – si sono risolti non solo con l’uccisione ma anche con la cattura di molti combattenti della Resistenza. La pattuglia incaricata di svolgere l’azione – composta oltre che da Abrami da altri cinque partigiani – giunta a Baveno si divide. Due ribelli si recano alla stazione, dove riescono a catturare tre militi fascisti e due soldati tedeschi. I rimanenti partigiani della squadra intercettano invece un’automobile con a bordo alcuni militari provenienti da Feriolo. 

Segue un breve scontro a fuoco, durante il quale perdono la vita il capitano August Burmeister, della Feldgendarmerie tedesca ed il maggiore della Guardia Nazionale Repubblicana Francesco Scotti. Non si tratta di vittime qualunque: probabilmente i soggetti intercettati sono di ritorno da Fondotoce, dove sono stati da poco uccisi, tramite fucilazione, 42 partigiani rastrellati in Valgrande. In ogni caso il rumore della sparatoria richiama l’attenzione dei tedeschi stanziati in Baveno. I partigiani di Abrami si riuniscono e si organizzano rapidamente per evitare di venire sopraffatti: una piccola colonna composta da un camion e da un auto si dirige così rapidamente verso le strade montane con il suo carico di prigionieri. In quel frangente, Franco Abrami viene ucciso da uno degli stessi prigionieri, servitosi di un’arma nascosta; una delle brigate attive sul Mottarone verrà intitolata alla sua memoria.

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Il comando tedesco non intende in ogni caso lasciare impunita l’uccisione di due alti in grado come August Burmeister e Francesco Scotti. La mattina del giorno successivo, il 21 giugno, viene avviato un rastrellamento tra le vie di Baveno. Gli arrestati sono circa una cinquantina: alcuni di essi sono destinati al carcere, altri alla deportazione. Eppure le violenze sulla popolazione rappresentano solo una parte della rappresaglia. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno 17 partigiani della brigata “Valdossola” catturati durante le operazioni antiguerriglia in Valgrande sono condotti tra le aiuole di piazza dell’Imbarcadero, sul lungolago di Baveno. Vengono fucilati in 4 alla volta. I loro corpi, depredati di oggetti personali e documenti, vengono lasciati sul luogo dell’eccidio per scoraggiare sostegno ed adesione alla causa partigiana. Solamente 6 dei 17 assassinati verranno successivamente identificati: Ettore Aielli, Antonio Buraschini, Aquilino Colombo, Pericle Todescato, Ferruccio Valaguzza e Giampietro Zaccaria. Le spoglie dei caduti di quel 21 giugno sono custodite nel sacrario del cimitero di Baveno.

Luca Zanotta

Localizzazione

Località: lungolago di Baveno
Indirizzo: viale della vittoria, 26 (lato lago) 
Comune: Baveno
Provincia: Verbano-Cusio-Ossola (VCO)
Regione: Piemonte
Coordinate geografiche: Latitudine 45.90803 – Longitudine 8.50563

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FONTI

Bibliografia

E. Massara, Antologia dell’antifascismo e della resistenza nel novarese: uomini ed episodi della lotta di liberazione, Novara, Tipolitografia Grafica novarese, 1984

G. Galli, Memorie ritrovate. I diciassette ragazzi fucilati a Baveno nel giugno 1944, Novara, Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara”, 2004

Sitografia

Associazione casa della Resistenza, Eccidio di Baveno, scheda pubblicata sul sito www.casadellaresistenza.it consultato il 12/7/2025

V. Pulga, EPISODIO DI BAVENO, 21.06.1944, scheda pubblicata sul sito www.straginazifasciste.it consultato il 12/7/2025

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ALTRE INFORMAZIONI

Data/e evento: 21/6/1944

Cognome / Nome: Aielli Ettore; Buraschini Antonio; Colombo Aquilino; Todescato Pericle; Valaguzza Ferruccio; Zaccaria Giampietro

Formazioni d’appartenenza: Gruppo Patrioti Ossola; Brigata “Valdossola”

Data/e opera: non conosciuta

Autore/i: non conosciuto

Note: per quanto riguarda il luogo dell’eccidio è visibile e liberamente accessibile; mentre il sacrario ha orari contingentati in base alle aperture del camposanto

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