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Giuseppe Felici nacque a Roma il 6 gennaio 1923, figlio di Angelo Felici e Penelope Del Bufalo. Di professione radiotecnico, durante la Seconda guerra mondiale venne chiamato alle armi mentre era studente presso la facoltà di Ingegneria all’università di Roma, e prestò servizio come allievo pilota ufficiale nella Regia Aeronautica. Nei giorni immediatamente successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, il 9 e 10 settembre combatté a Porta San Paolo nella battaglia per la difesa di Roma, e rimase ferito. In seguito, rifugiatosi nelle campagne laziali, aderì alla Resistenza e alla Guerra di liberazione, militando nella brigata Garibaldi “Antonio Gramsci” e coordinando le azioni di guerriglia contro i nazifascisti nei territori della Sabina, distinguendosi per il coraggio e l’intraprendenza. Nella primavera del 1944 venne ferito durante uno scontro a fuoco con gli invasori tedeschi a Cantalice (Rieti), e fu incarcerato nella prigione reatina di Santa Scolastica. Nella notte tra l’8 e il 9 aprile 1944 Ermanno di Marsciano (1899-1984), Capo fascista della provincia di Rieti, ordinò che venissero prelevati dal carcere quindici antifascisti e partigiani catturati nel territorio di Leonessa, per essere consegnati ai nazisti: tra questi, c’era anche Giuseppe Felici, all’epoca ventunenne.
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Conosciamo anche l’identità degli altri resistenti (eccezion fatta per tre ancora ignoti): Giorgio Buonacasata, operaio; Giuseppe De Vito, podestà di Poggio Mirteto (Rieti); Diego Eusebi, lavoratore del consorzio agrario di Poggio Mirteto; il falegname Giovansante Felici; Antonio Hottman, ex internato di origini montenegrine o polacche; Adamo Onofri, impiegato; il giovane studente ginnasiale Giannantonio Pellegrini Cislaghi; l’avvocato Roberto Pietrostefani; l’operaio Francesco Segoni; il bracciante Giuseppe Senzameno; Onofrio Sitta, disegnatore. I quindici martiri della Resistenza furono fucilati senza processo dai tedeschi la mattina del 9 aprile 1944, Domenica di Pasqua, in località Quattro Strade (periferia nord della città), e i cadaveri gettati in una fossa comune; le loro salme vennero recuperate dagli angloamericani nel luglio del 1944. Questa ennesima strage nazifascista è nota anche come eccidio delle Fosse Reatine; due giorni prima, il 7 aprile (Venerdì Santo), a Leonessa erano stati giustiziati cinquantuno cittadini, altro massacro, poi ribattezzato “la Pasqua di sangue”.
Giuseppe Felici è stato insignito dell’onorificenza della Medaglia d’oro al valor militare alla memoria, con la seguente motivazione: “Ferito dopo aspro combattimento contro forze preponderanti tedesche nella difesa di Roma nel settembre 1943, riprendeva subito le armi, ancora convalescente, nella lotta partigiana contro l’invasore, in plurime azioni di sabotaggio e di guerriglia tra le più audaci, si distingueva per le virtù di capo valoroso, sereno valutatore del pericolo, sempre presente ovunque il rischio fosse maggiore. Braccato dai nazifascisti che avevano posto su di lui una forte taglia, persisteva con indomito coraggio alla testa dei suoi compagni infliggendo al nemico, in epici combattimenti ed azioni, gravi perdite. Arrestato da due ufficiali tedeschi riusciva a fuggire. Subito dopo in duro combattimento veniva ferito e cadeva prigioniero. Con teutonica ferocia fu fucilato, ancora sanguinante per le gloriose ferite. Fioriscono in lui le figure più nobili del popolo italiano”.
Il 9 gennaio 2024, nel quartiere della Garbatella a Roma, in viale Guglielmo Massaia 65, fuori dall’abitazione di Giuseppe Felici, è stata posta una pietra d’inciampo in suo ricordo. Essa reca incisa, sulla lastra in ottone visibile, l’iscrizione a lettere capitali “QUI ABITAVA / GIUSEPPE FELICI / NATO 1923 / ARRESTATO 7.4.1944 / ASSASSINATO 9.4.1944 / FOSSE REATINE”.
Stefano Balbiani
Localizzazione
Indirizzo: viale Guglielmo Massaia, 65
Comune: Roma
Provincia: Roma (RM)
Regione: Lazio
Coordinate geografiche: Latitudine 41.86046 – Longitudine 12.49455
FONTI
Sitografia
Felici Giuseppe, scheda pubblicata sul sito www.quirinale.it/onorificenze consultato il 3/2/2025
Le Fosse Reatine, l’eccidio di Pasqua, articolo pubblicato sul sito www.combattentiereduci.it consultato il 3/2/2025
Giuseppe Felici, profilo biografico pubblicato sul sito www.anpi.it consultato il 3/2/2025
R. Cervellini, Altre due pietre d’inciampo alla Garbatella, in memoria di Libero De Angelis e Giuseppe Felici, articolo pubblicato sul sito caragarbatella.it consultato il 3/2/2025
T. Rossi, QUATTRO STRADE, RIETI, 09.04.1944, scheda pubblicata sul sito www.straginazifasciste.it consultato il 3/2/2025
ALTRE INFORMAZIONI
Data evento: 9/4/1944
Cognome / Nome: Felici Giuseppe
Formazioni d’appartenenza: Regia Aeronautica; brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”
Data pietra d’inciampo: 9/1/2024
Autore: Demnig Gunter
Note: pietra d’inciampo visibile e liberamente accessibile
contatti
GIUSEPPE FELICI E LE “FOSSE REATINE”: L’ECCIDIO DI PASQUA
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