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LAPIDE IN MEMORIA DI TERESA TALOTTA GULLACE A ROMA

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Teresa Talotta Gullace nacque a Cittanova (Reggio Calabria) il 7 settembre 1906 in una famiglia di contadini, figlia di Vincenzo Talotta e Caterina Condello. Sposatasi il 9 luglio 1924 con Girolamo Gullace, si trasferì a Roma negli anni Trenta e visse in via del Vicario, a Porta Cavalleggeri, un rione povero dell’Urbe ubicato alle spalle di San Pietro, popolato di persone provenienti dall’Italia del sud; il marito lavorò come operaio edile in un cantiere. Teresa ebbe cinque figli e di professione fu casalinga. Nella primavera del 1944, durante un imponente rastrellamento nazifascista, venne catturato anche Girolamo Gullace, e fu rinchiuso nella caserma dell’81° fanteria in viale Giulio Cesare, nel quartiere Prati. Attorno a mezzogiorno del 3 marzo 1944, una nutrita folla di donne si riunì di fronte all’edificio, chiedendo a gran voce la liberazione degli oltre mille uomini qui incarcerati; tra i presenti c’era anche Teresa Talotta Gullace, incinta al settimo mese del sesto figlio, accompagnata dal piccolo Umberto, figlioletto di quattordici anni. Avvistato a una finestra della caserma il marito, tentò di avvicinarsi per parlargli e consegnargli uno sfilatino, un panino con il formaggio, svicolando di corsa tra due tedeschi; venne fermata da un soldato nazista che, a sangue freddo, le sparò in petto, uccidendola sul colpo: Teresa aveva trentasette anni. Subito le donne, gridando di terrore, misero in salvo Umberto, recuperarono il cadavere della madre di famiglia e iniziarono a insultare i nazifascisti; queste manifestazioni di dissenso proseguirono anche nel pomeriggio, quando rimasero solo i fascisti a piantonare la caserma: nella folla si infiltrarono alcuni partigiani dei Gruppi di azione patriottica – GAP che, a un certo punto, fecero fuoco sui nemici. Il marito di Teresa Gullace venne rilasciato in giornata; nel mentre, le donne romane, spontaneamente, deposero sul marciapiede imbrattato di sangue innumerevoli fiori in onore dell’innocente vittima della barbarie nazifascista: mimose, anemoni, garofani, fior di mandorlo. 

Il 7 ottobre 1945, sul luogo dell’uccisione di Teresa, per volere dell’Unione donne italiane – UDI è stata posta una lapide rettangolare in marmo chiaro screziato, ricollocata poi a cura del Comune di Roma il 25 settembre 1979.

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Essa reca incisa l’iscrizione a lettere capitali “TERESA GULLACE / ALLA SOGLIA DI UNA NUOVA MATERNITÀ / IL 3 MARZO 1944 / FU QUI BARBARAMENTE UCCISA / DA UN SOLDATO TEDESCO / MENTRE / INVOCAVA E CONFORTAVA IL MARITO / RAZZIATO DALLA SBIRRAGLIA NAZIFASCISTA / IL SUO NOME / SIMBOLO DELL’EROICA RESISTENZA ROMANA / L’UNIONE DONNE ITALIANE / CON FIERO ORGOGLIO / RICORDA / ROMA 7 OTTOBRE 1945 / RICOLLOCATA A CURA DEL COMUNE DI ROMA / IL 25 SETTEMBRE 1979”. Venne, inoltre, insignita della Medaglia d’oro al merito civile alla memoria con la seguente motivazione: “Madre di cinque figli ed alle soglie di una nuova maternità, non esitava ad accorrere presso il marito imprigionato dai nazisti, nel nobile intento di portargli conforto e speranza. Mentre invocava con coraggiosa fermezza la liberazione del coniuge, veniva barbaramente uccisa da un soldato tedesco”. 

Omaggi a Teresa Talotta Gullace sono presenti anche in Calabria: nella sua città natale una targa sulla facciata della casa dove nacque e un monumento commemorativo in bronzo, collocato nella Villa comunale “Carlo Ruggiero”, opera dello scultore locale Giuseppe Guerrisi (1984); a Reggio Calabria, in via Enna, un murales del 2021 di Luis Gomez de Teran.

La drammatica vicenda di Teresa ha ispirato il personaggio di Pina nel film del 1945 di Roberto Rossellini Roma città aperta, con il quale Anna Magnani vinse il Nastro d’argento alla migliore attrice non protagonista nel 1946.

Stefano Balbiani

Localizzazione

Località: Roma
Indirizzo: viale Giulio Cesare, angolo via Carlo Alberto Dalla Chiesa
Comune: Roma
Provincia: Roma (RM)
Regione: Lazio
Coordinate geografiche: Latitudine 41.91044 – Longitudine 12.46182

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FONTI

Bibliografia

C. Capponi, Con cuore di donna, Milano, il Saggiatore, 2000, p. 220

C. De Simone, Roma città prigioniera. I 271 giorni dell’occupazione nazista (8 settembre ’43 – 4 giugno ’44), Milano, Mursia, 1994, pp. 94-95

R. Katz, Roma città aperta. Settembre 1943 – Giugno 1944, Milano, il Saggiatore, 2009, pp. 219, 438

L. Lombardo Radice, C. Ingrao, Soltanto una vita, Milano, Baldini&Castoldi, 2016, pp. 112, 137-139

Sitografia

C. Moccia, Lastra a ricordo di Teresa Gullace – Roma, scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 5/2/2025

Teresa Gullace (Teresa Talotta maritata Gullace)…eroina e martire della Resistenza, articolo pubblicato sul sito www.cittanovaonline.it consultato il 5/2/2025

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ALTRE INFORMAZIONI

Data evento: 3/3/1944

Cognome / Nome: Gullace Teresa

Formazioni d’appartenenza: non determinabile

Data lapide: 7/10/1945; ricollocamento 25/9/1979 

Autore: non conosciuto. Sappiamo solo che la lapide è stata commissionata dall’Unione donne italiane e ricollocata a cura del Comune di Roma

Note: lapide visibile e liberamente accessibile

contatti

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