© Redazione – Questa immagine è protetta da copyright
La lapide, di formato rettangolare e realizzata in marmo chiaro screziato di venature scure, reca incisa l’iscrizione a lettere capitali “QUI DIMORÒ / VINCENZO ARCARI / CHE LA FIORENTE ADOLESCENZA / VOLONTARIAMENTE OFFERSE / ALL’IDEALE DELLA LIBERTÀ / MILANO 28 OTTOBRE 1928 OMEGNA 26 LUGLIO 1944”.
Vincenzo Arcari nacque a Milano il 28 ottobre 1928, figlio di Guido Arcari e Maria Sgaria; nella città visse nella zona di Porta Genova, in via Savona 80, dove frequentò la chiesa di Santa Maria del Rosario (e, verosimilmente, in via Giambellino 141, come riportato in alcuni documenti dell’epoca). Di ideali antifascisti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 aderì alla Resistenza; sorpreso e identificato da un fascista mentre raccoglieva i bigliettini che i deportati gettavano dai carri ferroviari nei quali erano rinchiusi (nella speranza, così, di far giungere notizie ai parenti), Vincenzo Arcari fu costretto a trasferirsi in Piemonte, dove operò nella brigata di Bruno Rutto attiva nella zona del Verbano-Cusio-Ossola. Arruolato come staffetta assieme a un altro giovane milanese suo coetaneo, Alessandro Lugaresi, i due vennero arrestati dai nazisti, assieme a Ezio Rossari, e fucilati il 26 luglio 1944 nel campo sportivo di Omegna. La cittadina, ubicata all’estrema propaggine settentrionale del lago d’Orta, dalla sentita tradizione operaia e antifascista, nel novembre del 1943 venne occupata a scopo dimostrativo dalle divisioni partigiane di Filippo Beltrami e Vincenzo Moscatelli e, ad agosto del 1944, divenne zona neutra dopo la firma di una convenzione da parte dei militanti e dei tedeschi.
Secondo i racconti dei parenti di Vincenzo, i tre giovani vennero trovati dai nazisti mentre giocavano a pallone e giustiziati senza pietà poiché, nei loro zaini, rivennero materiale partigiano.
La lastra qui analizzata è appesa al numero civico 82 di via Savona, poco distante da dove visse Vincenzo Arcari: la casa di ringhiera al numero 80 è stata infatti abbattuta decenni fa.
Leggi di più
Alessandro Lugaresi è, invece, ricordato in una targa in marmo bianco posta in via Emilio Gola 31, all’esterno della sua abitazione milanese. Ambedue sono inoltre commemorati, insieme a Ezio Rossari, nella lastra ai tre martiri della libertà visibile in via Tre Caduti Partigiani a Omegna, sulla quale si legge: “IL SUBLIME SACRIFICIO DI QUESTI EROI / SIA DI MONITO ALLE FUTURE GENTI”.
Stefano Balbiani
Localizzazione
Località: Milano
Indirizzo: via Savona, 82
Comune: Milano
Provincia: Milano (MI)
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.45159 – Longitudine 9.15552
FONTI
Bibliografia
Libertà tra i Navigli. La Resistenza in Barona, Lorenteggio, Giambellino, Porta Genova. Milano, a cura della Sezione ANPI Zona 6, Milano, Bine, 2016, p. 193
Sitografia
U. Murri, Lastra in memoria di Vincenzo Arcari – Milano, scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 11/10/2024
Arcari Vincenzo, profilo biografico pubblicato sul sito anpimilano.com consultato il 11/10/2024
Omegna, scheda pubblicata sul sito www.isrn.it consultato il 11/10/2024
ALTRE INFORMAZIONI
Data evento: 28/10/1928 – 26/7/1944
Cognome / Nome: Arcari Vincenzo
Formazioni d’appartenenza: brigata di Bruno Rutto
Data lapide: non determinabile
Autore: non conosciuto
Note: lapide visibile e liberamente accessibile
contatti
LAPIDE IN RICORDO DI VINCENZO ARCARI A MILANO
Servizio aggiornamento schede
Stai consultando l'archivio "Terra di Memorie" e hai trovato un'informazione non corretta? Ti sei accorto di un dettaglio non evidenziato? Desideri aggiungere una fotografia ad una scheda?
Il nostro staff mette a disposizione degli utenti del sito un apposito indirizzo di posta per gli aggiornamenti: redazione@terradimemorie.it
Si prega di inviare una mail indicando le modifiche che si ritiene necessarie e il nostro staff provvederà a verificare l'indicazione al più presto possibile.