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LASTRA IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’ECCIDIO DELL’OLIVETTA A PORTOFINO

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Per indebolire dall’interno la Resistenza ligure, oltre a proseguire con le azioni di rappresaglia contro le bande di montagna, negli ultimi mesi del 1944 i nazifascisti reclutarono delatori e informatori segreti da far infiltrare nelle fila dei partigiani. In risposta a ciò, il Comando brigate “Garibaldi Sap” e il Servizio di informazioni partigiano organizzarono, per il 30 novembre (soprannominata poi “giornata della spia”), agguati in tutto il capoluogo ligure per estromettere e stroncare squadristi e informatori fascisti. La reazione dei nazifascisti fu immediata: in primis, imposero il coprifuoco. Dopodiché, nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1944, i nazisti delle SS capitanati da Friedrich Wilhelm Konrad Siegfried Engel, soprannominato “il boia di Genova”, con l’aiuto della Brigata nera “Generale Silvio Parodi”, guidata da Vito Spiotta, prelevarono dalla IV sezione del carcere genovese di Marassi ventidue prigionieri politici (ventuno partigiani e un civile) e li portarono al castello di San Giorgio a Portofino, sede di un comando distaccato della Kriegsmarine, la Marina militare tedesca, distaccamento capeggiato dal tenente Ernst Reimers.

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Qui i detenuti vennero pestati brutalmente e seviziati; dopodiché, legati con il filo di ferro, i ventidue martiri vennero fucilati e i loro cadaveri, avvolti in reti metalliche e zavorrati con sassi, furono gettati in mare nella cala dell’Olivetta, spiaggia di Portofino. Le vittime dell’eccidio, di origini liguri, toscane, piemontesi e siciliane, furono il bagnonese Abramo Bassignani (1894); Domenico Camera (Tagliolo Belforte, 1924), della Squadra d’azione patriottica “Mingo”; Agostino Carniglia di Chiavari (1922), nome di battaglia “Pierino”, combattente della brigata “Longhi”, divisione “Coduri”; Emanuele Causa di Sestri Ponente (1919), partigiano della brigata “Malatesta Sap”; Cafiero Cipriani (Genova, 1897), della brigata “Mazzini”; Luigi Costa, nato a Busalla (Genova) nel 1908, civile arrestato verosimilmente come ritorsione nei confronti del fratello, combattente in montagna; Carlo Della Casa (1921) e Domenico Della Pala (1921), entrambi nati a Sestri Ponente e militanti della brigata “Malatesta Sap”; il gappista genovese Carlo Faverzani (1921); Antonio Ferrari (Pompeiana, 1916), del Comitato di liberazione nazionale aziendale Ansaldo di Genova; Otello Gambelli o, secondo altre fonti, Cenatelli, nato nel 1919 a San Giovanni d’Asso (Siena); Marcello Goffi (La Spezia, 1903); Giuseppe Golisano di Riesi (Caltanisetta, 1925), del Comitato di liberazione nazionale Rivarolo; Bartolomeo Maffei (Genova, 1906); Onelio Materozzi (Rivarolo, 1926); Alfredo Meldi (1923) e Luigi Celso Meldi (1921), ambedue di Sestri Ponente e partigiani della 334° brigata “Sap Est”; Pietro Tullio Molteni (Sampierdarena, 1926), della formazione “Mauri”, divisione “Langhe”; Giovanni Odicini (Voltri, 1919) della brigata “Piva Sap”; Emanuele Sciutto (Borzoli, 1920), combattente della brigata “Longhi Sap”; Cipriano Turco detto “Moro” (Sestri Ponente, 1891), anch’egli della brigata “Longhi Sap”; Diofebo Vecchi (Sampierdarena, 1923), del Comitato di liberazione nazionale Rivarolo.

A vent’anni da questa feroce strage, nel 1964, nei pressi della spiaggia dell’Olivetta è stata posta una lapide in marmo bianco a ricordo dei martiri dell’eccidio nazifascista; essa è opera dello scultore pugliese Edoardo Alfieri (1913-1998), formatosi a Genova e, a Milano, presso l’Accademia di Brera, noto soprattutto per aver realizzato numerose tombe del cimitero monumentale di Staglieno (Genova). Di formato rettangolare, la lastra reca incisi i nomi delle ventidue vittime e l’iscrizione “Ovunque Dio profuse doni di bellezza / alla fraterna Pace degli uomini / Nella notte del II dicembre MCMXLV / odio di parte belvina furia di guer / ra barbaramente stroncava le / giovani vite di 21 Patrioti / Martiri Eroi della Libertà Giustizia / monito ed esempio sacri ai presenti / e futuri destini della Patria”. 

Alla loro memoria è stata anche intitolata la celebre “Piazzetta” di Portofino.

Stefano Balbiani

Localizzazione

Località: Olivetta
Indirizzo: spiaggia dell’Olivetta
Comune: Portofino
Provincia: Genova (GE) 
Regione: Liguria
Coordinate geografiche: Latitudine 44.30184 – Longitudine 9.21521

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FONTI

Sitografia

M. Brugnoli, L’Eccidio dei Martiri dell’Olivetta (Portofino). Il racconto di un testimone, articolo pubblicato sul sito mapparesistenzatigullio.com consultato il 4/3/2025

F. Caorsi, A. Parisi, Spiaggia dell’Olivetta, Portofino, 02.12.1944, scheda pubblicata sul sito www.straginazifasciste.it consultato il 4/3/2025

Martiri antifascisti dell’Olivetta, scheda pubblicata sul sito www.bfscollezionidigitali.org consultato il 4/3/2025

Spiaggia dell’Olivetta (Portofino) 2-3 Dicembre 1944, scheda pubblicata sul sito www.anpigenova.it consultato il 4/3/2025 

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ALTRE INFORMAZIONI

Data evento: 2/12/1944

Cognome / Nome: non determinabile, a causa delle molte persone coinvolte 

Formazioni d’appartenenza: non determinabile, a causa delle molte persone coinvolte

Data lapide: 1964

Autore: Alfieri Edoardo

Note: lapide sulla scogliera a picco sul mare nei pressi della spiaggia dell’Olivetta, visibile e raggiungibile esclusivamente dal mare

contatti

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