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Il monumento si erge in un’area verde all’interno della piazza. Lo slanciato basamento trapezoidale in marmo reca l’iscrizione a rilievo in bronzo “SALVO D’ACQUISTO / V. BRIGADIERE DEI / CARABINIERI MEDAGLIA / D’ORO AL VALORE MILITARE / FIGLINE V.NO 22 9 1985”, sovrastata dal fregio distintivo dell’Arma dei Carabinieri anch’esso in bronzo, una granata con il monogramma R.I. (Repubblica Italiana) sormontata da una fiamma mossa dal vento, simbolo di fedeltà e lealtà. Nella parte sommitale campeggia il ritratto bronzeo a mezzobusto di Salvo D’Acquisto, visto di tre quarti, dal portamento sobrio e fiero, lo sguardo rivolto all’orizzonte. Salvo Rosario Antonio D’Acquisto nacque a Napoli il 17 ottobre 1920. All’età di 18 anni si arruolò volontario nei Carabinieri il 15 agosto 1939; nell’autunno del 1940 fu assegnato alla 608a Sezione dell’Aeronautica e combattè nella campagna del Nordafrica. Rientrato in Italia in licenza a seguito di una virulenta febbre malarica, nel 1942 seguì un corso alla Scuola Centrale Carabinieri Reali di Firenze, e fu promosso a vicebrigadiere. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 venne assegnato come vicebrigadiere alla caserma dei carabinieri di Torrimpietra (Roma); qui, nella prima serata del 22 settembre, alcuni paracadutisti tedeschi della 2a Fallschirmjäger-Division, durante una perquisizione di una ex caserma della Guardia di Finanza rimasero feriti o uccisi per l’esplosione di bombe a mano abbandonate.
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I nazisti, attribuendo l’incidente a un attentato locale, fecero una rappresaglia e rastrellarono ventidue ostaggi civili; giunti alla caserma dei Carabinieri, obbligarono con la forza Salvo D’Acquisto a seguirli a Palidoro (Roma). Dopo un sommario interrogatorio, i prigionieri furono costretti a scavare una fossa, per poi essere trucidati sul posto; con nobiltà d’animo e per salvare la vita a poveri innocenti, Salvo D’Acquisto si autoaccusò dell’accaduto: gli ostaggi furono liberati, e il giovane vicebrigadiere venne subito fucilato. La sua salma riposa, dal 1986, nella basilica di Santa Chiara di Napoli, e la Chiesa cattolica gli ha assegnato il titolo di “Servo di Dio”.
Salvo D’Acquisto è stato insignito, nel 1945, della medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “Esempio luminoso d’altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pure essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile di un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così – da solo – impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma”.
Stefano Balbiani
Localizzazione
Località: Figline Valdarno
Indirizzo: piazza Salvo D’Acquisto
Comune: Figline e Incisa Valdarno
Provincia: Firenze (FI)
Regione: Toscana
Coordinate geografiche: Latitudine 43.61956 – Longitudine 11.47466
FONTI
Bibliografia
D’Acquisto, Salvo (ad vocem), in «Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza», vol. II D-G, Milano, La Pietra, 1971, p. 14
Sitografia
D’Acquisto Salvo, scheda pubblicata sul sito www.quirinale.it consultato il 21/7/2023
Esploratori Toscana, Monumento a Salvo d’Acquisto – Figline Valdarno, scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 21/7/2023
Non tutti sanno che…D’Acquisto Salvo, profilo biografico pubblicato sul sito www.carabinieri.it consultato il 21/7/2023
Salvo D’Acquisto, profilo biografico pubblicato sul sito www.anpi.it consultato il 21/7/2023
ALTRE INFORMAZIONI
Data evento: 23/9/1943
Cognome / Nome: D’Acquisto Salvo
Formazioni d’appartenenza: Arma dei Carabinieri
Data opera: 22/9/1985
Autore: non conosciuto
Note: monumento visibile e liberamente accessibile
contatti
MONUMENTO A SALVO D’ACQUISTO A FIGLINE VALDARNO
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