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Le due lapidi, di formato rettangolare, sono realizzate in marmo bianco; entrambe recano incise iscrizioni in lettere capitali. Sulla prima lastra si legge “LA COMPAGNIA GEN. DI ELETTRICITÀ / AI SUOI CADUTI PER LA PATRIA / SEMPRE VIVI / NEL CUORE DEGLI ITALIANI”, cui seguono gli elenchi dei caduti durante la Prima guerra mondiale del 1915-1918 “ALBERGOTTI ORESTE / BIAVASCO ALFREDO / BARILI SILVIO / GÉ PIERINO / PAGANI LUIGI / PARODI GIUSEPPE / SOGLIANI ORESTE / TESCA GAETANO / VALLETTI CHIAFFREDO”, quelli del 1935-1936 (“CONSONNI CARLETTO”) e del 1940 “BRUCCI PIETRO / DELLA CORNA MARIO / FERRARI ERMANNO / GARAVASO BRUNO / GRIGGI CARLO ALBERTO / LANINI ALBERTO / MOLTRASIO FIORENTINO / ROSSI FEDERICO / VALENTINI OTTIMO / VAVASSORI GIUSEPPE / ROMÈ RENATO / CAMISASCA FILIPPO”. Sulla seconda lapide è incisa la scritta “A PERENNE RICORDO DEI / CADUTI NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE / DAL GIOGO NAZIFASCISTA / BERRA CARLO 7-7-44 / BUSI GIOVANNI 28-12-44 / COLOMBO GIUSEPPE 28-4-45 / DI GREGORIO TULLIO 24-4-44 / DAL POZZO NINO 12-7-44 / ELEFANTE ARTEMIO 3-5-45 / ESINI ERMINIO 24-4-45 / FRAZZEI GIUSEPPE 8-4-45 / GALLI LUIGI 28-4-45 / MANCINELLI HERMES 9-5-45 / TERRAVAZZI ROBERTO 3-4-45 / REINA ANTONIO 30-4-45 / MCMXLV”. Ambedue le lastre presentano, nella parte inferiore, dei lumini in bronzo.
Ubicato nel cuore del quartiere Savona-Tortona, questo storico stabilimento elettromeccanico nacque nel 1904, quando l’impresa automobilistica Roberto Züst eresse e insediò i primi edifici produttivi; nel 1908, essi passarono alla AEG-Thomson Houston, mentre nel 1915 alla Società Elettrotecnica Galileo Ferraris. Dopo la Grande guerra, la fabbrica fu inglobata dalla Franco Tosi Meccanica, nel 1921 divenne invece della CGE (Compagnia generale di elettricità), specializzata nella costruzione di trasformatori elettrici.
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Nel corso degli anni, lo stabilimento subì numerosi ampliamenti. Nel 1966, confluì nel Gruppo Finmeccanica-Ansaldo, fino alla sua dismissione nel 1986. Nel 1989 il Comune di Milano, guidato dal sindaco socialista Paolo Pillitteri, acquistò l’area industriale con il vincolo di adibirla a servizio culturale. Oggi l’ex complesso ospita i laboratori del Teatro alla Scala, il Mudec – Museo delle culture di Milano, e il centro culturale polifunzionale BASE Milano.
I dodici antifascisti caduti durante la Resistenza, ricordati nella seconda lapide, ebbero esistenze e ideali tra loro molto differenti. Carlo Berra nacque a Cuggiono (Milano) il 25 aprile 1914; militante della brigata autonoma “Poldo Gasparotto”, venne fucilato il 7 luglio 1944 in via Vincenzo Monti a Milano assieme ad altri combattenti. Giovanni Busi, responsabile di settore della 4a divisione a Milano, nella primavera del 1944 fuggì nel comasco e combatté assieme alla 52a brigata “Garibaldi”; arrestato dalle Brigate nere a Menaggio, venne fucilato assieme ad altri quattro compagni il 28 dicembre 1944, nei pressi del cimitero di Camerlata (Como). Giuseppe Colombo (Samarate, 9 ottobre 1895), di ideali comunisti, venne arrestato nel febbraio del 1944, incarcerato prima a Monza e poi a San Vittore, spostato nel campo di smistamento di Fossoli; da qui venne inviato a Bolzano e, successivamente, nel lager di Mauthausen, sottocampo di Gusen, dove fu ucciso nelle camere a gas il 28 aprile 1945. Manfredo Dal Pozzo detto Nino nacque a Milano il 12 agosto 1908; combatté nella 113a brigata “Garibaldi” e venne fucilato dalle SS naziste il 12 luglio 1944 a Fossoli. Oppure, Artemio Elefante nacque a Milano il 27 marzo 1929; partigiano della 113a brigata “Garibaldi”, morì il 3 maggio 1945 per un incidente, a seguito dello scoppio di un ordigno nascosto sotto a un termosifone di una caserma ex deposito della Xa flottiglia MAS. Di Tullio di Gregorio sappiamo solo che morì il 24 aprile 1944. Giuseppe Frazzei nacque il 29 settembre 1926 a Milano; militante della 113a brigata “Garibaldi”, nella quale ottenne il diploma Alexander 227348, a seguito di una delazione fu catturato dai nazifascisti, seviziato barbaramente e fucilato l’8 aprile 1945. Luigi Galli nacque a Trezzo d’Adda il 30 marzo 1927; tra gli animatori del movimento clandestino socialista CGE, operò come partigiano tra i fiumi Adda e Lambro. Morì a Capriate San Gervasio (Bergamo) il 28 aprile 1945, nella cosiddetta “Battaglia della Cabina”, un sanguinoso scontro con le truppe naziste in ritirata: con lui trovarono la morte altri otto compagni. Antonio Reina (Abbiategrasso, 17 febbraio 1927), militante nella 113a brigata “Garibaldi”, morì nel 1945 Flossenburg: aveva solo diciotto anni. Roberto Terrevazzi nacque a Caronno (Varese) il 1° settembre 1926; combatté nella 113a brigata “Garibaldi” e fu catturato il 15 novembre 1944 a seguito di un’azione armata nei pressi della mensa collettiva di viale Padova. Morì il 5 aprile 1945 nel lager di Mauthausen. Erminio Esini (Milano, 22 febbraio 1904), operaio e partigiano della 113a brigata “Garibaldi”, partecipò spesso ad azioni armate in difesa dei lavoratori delle fabbriche; il 24 aprile 1945 cadde in una sparatoria contro i fascisti, mentre presenziava a un’azione di copertura e protezione a un comizio antifascista all’esterno della “Borletti”. Infine, Hermes Mancinelli (Monteleone, 30 giugno 1910), anch’egli militante della 113a brigata “Garibaldi”, morì a Milano il 9 maggio 1945 per le ferite riportate durante i combattimenti contro i nazifascisti.
Stefano Balbiani
Localizzazione
Indirizzo: via Ambrogio Bergognone da Fossano, 34
Comune: Milano
Provincia: Milano (MI)
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.45245 – Longitudine 9.16423
FONTI
Bibliografia
Libertà tra i Navigli. La Resistenza in Barona, Lorenteggio, Giambellino, Porta Genova. Milano, a cura della Sezione ANPI Zona 6, Milano, Bine, 2016, pp.187-190
Sitografia
Liceo artistico Frattini Varese, Lapidi ai Caduti delle Officine Ansaldo – Milano, scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 12/8/2024
Officine Ansaldo – CGE, scheda pubblicata sul sito www.mumi-ecomuseo.it consultato il 12/8/2024
CGE-ANSALDO, scheda pubblicata sul sito www.museolab6.com consultato il 12/8/2024
J. Perazzoli, L. Borgomaneri, via Vincenzo Monti, Milano, 07.07.1944, scheda pubblicata sul sito www.straginazifasciste.it consultato il 12/8/2024
I 12 caduti della Compagnia Generale Elettrica – Via Bergognone 30, articolo pubblicato sul sito www.anpiportagenova.it consultato il 12/8/2024
ALTRE INFORMAZIONI
Data evento: 1945
Cognome / Nome: non determinabile, a causa delle molte persone coinvolte
Formazioni d’appartenenza: non determinabile, a causa delle molte persone coinvolte
Data lapidi: non determinabile
Autore: non conosciuto
Note: lapidi visibili e non liberamente accessibili. Orari contingentati in base alle aperture
contatti
DOPPIA LAPIDE IN MEMORIA DEI CADUTI DELLE OFFICINE ANSALDO A MILANO
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