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LAPIDE IN RICORDO DI GINA GALEOTTI BIANCHI A MILANO

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La lapide, in marmo chiaro e di formato rettangolare, appesa alla facciata di un edificio in via Lorenzo Bartolini, reca l’iscrizione “A GINA GALEOTTI BIANCHI / (LIA) / DURANTE LA LOTTA CONTRO TEDESCHI E FASCISTI / DA QUESTA CASA DIRESSE / I GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA / CADDE SOTTO IL FUOCO NEMICO / IL GIORNO STESSO DELLA LIBERAZIONE / E DELLA VITTORIA – 25 APRILE 1945”. Accanto alla scritta è posta una foto in bianco e nero della donna, incorniciata. 

Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia “Lia”, nacque a Mantova il 4 aprile 1913. Pragmatica “figlia del Po”, fu ragioniera e, per molti anni, visse a Suzzara (Mantova), dove si legò sentimentalmente a Bruno Bianchi, membro del Partito comunista clandestino e antifascista attivo nell’Oltrepò mantovano; i due si sposarono nel 1938. Entrambi furono arrestati, incarcerati e torturati più volte nel corso del ventennio fascista; lei venne reclusa nel carcere di Parma. Gina fu tra i più fervidi promotori degli scioperi a Milano del marzo 1943; dopo l’armistizio dell’8 settembre, Bruno divenne commissario politico di una brigata in provincia di Bergamo, mentre Gina continuò la propria attività da partigiana a Milano. Tra le fondatrici del comitato provinciale dei Gruppi di difesa della donna, si adoperò specialmente al servizio informazioni e all’assistenza alle famiglie dei caduti nella Guerra di liberazione, sfrecciando in sella alla propria bicicletta per le vie della Milano occupata dai nazifascisti. Incinta di otto mesi, Gina Galeotti Bianchi trovò la morte la mattina del 25 aprile 1945: assieme all’amica Stellina Vecchio stava andando all’ospedale di Niguarda, dove avrebbe dovuto incontrarsi con alcuni combattenti ricoverati sotto falso nome. Da un autocarro tedesco in fuga, nel tentativo di sfondare la barricata partigiana, partì una scarica di proiettili: Gina, incurante del pericolo, proseguì il proprio percorso per portare a termine l’incarico da staffetta, rimanendo così uccisa; Stellina ne uscì miracolosamente illesa.  

La lastra qui descritta è appesa alla parete della casa dove abitava la partigiana; sempre a Milano, un’altra lapide è stata posta in via Graziano Imperatore 32, dove venne ammazzata dai nazisti. 

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Essa recita “PARTIGIANA / GINA GALEOTTI BIANCHI (LIA) / ANIMATRICE DEI GRUPPI DIFESA DELLA DONNA / STRONCATA DAL PIOMBO NAZIFASCISTA / CON LA CREATURA CHE PORTAVA IN SENO / NON VIDE LA LIBERTÀ RICONQUISTATA / A PREZZO DI DOLORE E DI SANGUE”.

Nella medesima città, in piazzale Donne Partigiane (zona Barona), sul muro principale del centro sociale Barrio’s è visibile un murale raffigurante Gina Galeotti Bianchi, incinta, con il fucile in spalla, immersa in un campo di fiori rossi. L’eroina della Resistenza è raffigurata, assieme a Stellina Vecchio, anche nel murale Niguarda Antifascista, realizzato nel 2014 dal collettivo Volks Writerz all’ingresso del quartiere vecchio, in via Ettore Majorana: in esso, le due combattenti sono effigiate in bicicletta, mentre pedalano verso un futuro di libertà.

Stefano Balbiani

Localizzazione

Località: Milano
Indirizzo: via Lorenzo Bartolini, 49
Comune: Milano
Provincia: Milano (MI)
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.49246 – Longitudine 9.15163

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FONTI

Bibliografia

P. Galbiati (a cura di), “…e se io muoio da partigiano…”. Storie, ricordi e lapidi di partigiani nelle vie del municipio 8 di Milano, Milano, s.e., s.d., p. 6

Galeotti Bianchi, Gina (ad vocem), in «Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza», vol. II D-G, Milano, La Pietra, 1971, p. 466

L. Gambetta, Pedalando per la libertà. La Resistenza controvento delle Partigiane, Formigine, Infinito edizioni, 2023, pp. 59-61

R. Rebecchi, Galeotti Bianchi, Gina (ad vocem), in «Dizionario della Resistenza», a cura di E. Collotti, R. Sandri, F. Sessi, vol. II, Torino, Giulio Einaudi, 2001, p. 547 

Per un Futuro della Memoria, a cura dell’ANPI – Comitato provinciale di Milano, Sezione Codè Montagnani-Marelli, Milano, s.e., s.d., p. 3

Sitografia

Liceo Carlo Tenca Milano, Lapide a Gina Galeotti Bianchi – Milano, scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 4/8/2024

Galeotti Gina Bianchi “Lia”, profilo biografico pubblicato sul sito anpimilano.com consultato il 4/8/2024

D. Paladini, Niguarda antifascista, testo critico pubblicato sul sito mauamuseum.com consultato il 4/8/2024

Partigiane di ieri e di oggi: il nuovo murale in zona Barona, articolo pubblicato sul sito milanosguardinediti.com consultato il 4/8/2024

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ALTRE INFORMAZIONI

Data evento: 25/4/1945

Cognome / Nome: Galeotti Bianchi Gina

Formazioni d’appartenenza: Gruppi di difesa della donna

Data lapide: non determinabile

Autore: non conosciuto

Note: lapide visibile e liberamente accessibile

contatti

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