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LASTRA IN MEMORIA DI ANDREA GIORDANO BRUNO LORENZETTI A MILANO

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La lastra, di formato rettangolare e realizzata in marmo di colore rosa tenue, reca incisa l’iscrizione a lettere capitali, a tratti scolorita, “QUI DIMORÒ / ANDREA LORENZETTI / COMBATTENTE EROICO DELLA LIBERTÀ / CHE LA FEDE TENACE / NELL’IDEA E NELL’AZIONE / CONSACRÒ NEL MARTIRIO / DEI CAMPI DI GERMANIA / ANCONA 1907 – GUSEN (MAUTHAUSEN) 1945”.

Andrea Giordano Bruno Lorenzetti nacque ad Ancona il 26 maggio 1907; il padre Raffaele, di fede socialista, che lo battezzò laicamente con i nomi impegnativi di Andrea Giordano Bruno, era agente di commercio, mentre la madre Amelia Brillanti era casalinga. Diplomatosi in ragioneria in giovane età, inizialmente lavorò in banca ad Ancona; presto trasferitosi a Milano, fu impiegato presso il “Crédit Commercial de France”. Nel 1934 si occupò di borsa valori nello studio del banchiere Antonio Foglia, mentre nel 1937 ricevette la promozione a procuratore di borsa. Nei primi anni Quaranta incominciò la propria militanza antifascista; in particolare, nell’autunno del 1942 prese parte alla rifondazione del Partito socialista italiano. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, partecipò a una riunione clandestina del Comitato di liberazione nazionale tenutasi nell’ufficio di Antonio Foglia. Nei mesi successivi, a motivo dell’espatrio in Svizzera dell’ex deputato socialista Domenico Viotto (1887-1976), Andrea prese il suo posto come rappresentante, nel Comitato di liberazione nazionale milanese, del Partito socialista di unità proletaria; a gennaio 1944 fu nominato, assieme all’avvocato Ottaviano Pieraccini, vicesegretario del partito per l’Alta Italia. Tra settembre 1943 e primavera 1944 fu attivo nella redazione, stampa e diffusione dell’edizione milanese del giornale socialista (allora clandestino) Avanti!, che uscì a cadenza quasi settimanale. Assieme a esponenti del Partito comunista italiano, fu tra i più fervidi promotori e organizzatori degli scioperi del 1° marzo 1944 che, per una settimana, paralizzarono l’attività delle fabbriche milanesi: la risposta dei nazifascisti fu una dura repressione. Andrea Lorenzetti (che, per non mettere in pericolo la moglie Milena e il figlio Guido, dormiva in clandestinità fuori casa e aveva cambiato identità e connotati, facendosi chiamare Giordano De Andreis, indossando gli occhiali da vista e facendosi crescere i baffi), venne arrestato dalla polizia repubblichina il 10 marzo durante una riunione segreta in via Borgonuovo 5, quartiere generale del partito, assieme ad altri combattenti.

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Immatricolato nel carcere di San Vittore e segregato dagli altri prigionieri, subì dieci interrogatori e rimase in isolamento per quarantasette giorni; alla fine di aprile venne internato nel campo di lavoro e di smistamento di Fossoli (Modena), dove organizzò una rete di collaborazione e solidarietà con i compagni di prigionia. Trasferito a luglio nel campo di transito di Bolzano, ad agosto fu spostato nel lager di Mauthausen e smistato nel sottocampo di Gusen III, dove morì di stenti il 15 maggio 1945.

Nel 2014 (seconda edizione del 2017), il figlio di Andrea, Guido Lorenzetti, dell’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, ha curato e pubblicato l’epistolario del padre, una preziosa raccolta di lettere scritte tra marzo e luglio 1944, quando era incarcerato a San Vittore e a Fossoli, testimonianza importante di questo esponente di primo piano della borghesia laico-riformista, uno dei protagonisti della Resistenza milanese.

La lapide qui in analisi è appesa all’esterno della casa a Milano dove visse Andrea Lorenzetti, in corso Plebisciti 10.

Stefano Balbiani

Localizzazione

Località: Milano
Indirizzo: corso Plebisciti, 10
Comune: Milano
Provincia: Milano (MI)
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.46770 – Longitudine 9.22046

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FONTI

Bibliografia

C. De Biaggi, Storie resistenti. La memoria dei caduti per la Patria e per la Libertà. nelle lapidi e nei monumenti della Zona 4 di Milano, Milano, ANPI, 2008, p. 95

A. Lorenzetti, Prigioniero dei nazisti: libero sempre. Lettere da San Vittore e da Fossoli marzo-luglio 1944, a cura di G. Lorenzetti, Milano-Udine, Mimesis, 2017

D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Milano, Mimesis, 2005, p. 232

Oltre il ponte (Storie e testimonianze della Resistenza in Zona 3). Porta Venezia, Città Studi, Ortica-Lambrate, a cura di R. Cenati, A. Quatela, Milano, ANPI Zona 3, 2009, p. 208

Sitografia

U. Murri, Lastra in memoria di Andrea Lorenzetti – Milano, scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 20/9/2024

M. T. Olivieri, Andrea Lorenzetti: prigioniero dei nazisti, libero sempre, articolo pubblicato sul sito www.avantionline.it consultato il 20/9/2024 

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ALTRE INFORMAZIONI

Data evento: 1907 – 1945

Cognome / Nome: Lorenzetti Andrea

Formazioni d’appartenenza: Partito socialista italiano; Partito socialista di unità proletaria

Data lapide: non determinabile

Autore: non conosciuto

Note: lapide visibile e liberamente accessibile

contatti

LASTRA IN MEMORIA DI ANDREA GIORDANO BRUNO LORENZETTI A MILANO

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