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I CADUTI DELLA PIRELLI DI MILANO – BICOCCA

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Poco distante dall’Università degli Studi di Milano Bicocca, si trova un viale dedicato ai fratelli Piero e Alberto Pirelli, sul quale affacciano alcuni edifici della storica fabbrica “Pirelli” per la produzione di articoli in gomma. Qui, non vi sono targhe o lapidi commemorative: il sacrificio dei lavoratori Pirelli per la lotta di liberazione, che tra il 1943 ed il 1945 persero la vita in seguito ad azioni o dimostrazioni contro il nazifascismo, è ricordato non lontano da qui, con una targa dedicata ai “compagni di lavoro che sul cammino radioso della libertà furono stroncati dalla barbarie nazifascista”, che il 23 novembre 1945 venne murata sul fabbricato 95, la portineria dello stabilimento in viale Sarca 222.

In seguito all’annuncio dell’armistizio, l’8 settembre 1943, i tedeschi cominciarono ad occupare l’Italia centro-settentrionale; il piano, teorizzato ben prima della caduta di Mussolini, prendeva il nome di “Operazione Achse”. Tra gli obiettivi principali della Germania nazista vi erano gli stabilimenti industriali italiani e la loro capacità di produzione, essenziale per contribuire ad alimentare la macchina bellica tedesca. Milano, Torino e Genova, le grandi città del “triangolo industriale”, concentravano sul loro territorio una enorme quantità di industrie, per le quali le truppe tedesche ricevettero ordine di occuparle e far proseguire il lavoro. 

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La Pirelli – la dirigenza, i capi reparto e le maestranze attive negli stabilimenti – dimostrarono la volontà di opporsi alle richieste tedesche in più occasioni: da un lato, nelle officine, gli operai ed i loro capi si adoperavano per rallentare volutamente la produzione e dall’altro, la dirigenza sviava le richieste tedesche riguardanti lavoratori da inviare in Germania. In questo contesto ebbe notevole peso la figura di Alberto Pirelli: il suo dissenso nei confronti del regime diventa esplicito dopo l’entrata dell’Italia nella Seconda guerra mondiale e si concretizza con la partecipazione diretta alle manovre diplomatiche tese ad intavolare trattative di pace con gli anglo-americani.

In un clima, dunque, tutt’altro che collaborativo, nei confronti dei tedeschi, dilagarono gli imponenti scioperi del marzo 1943 e poi quelli del marzo 1944, caratterizzati ancora di più da una valenza politica marcatamente antifascista ed antinazista. 

Diversi furono gli operai della Pirelli che presero parte attivamente alla Resistenza ed alcuni di essi purtroppo passarono alla storia anche per via delle loro tragiche vicende. L’esempio più noto in questo senso riguarda due operai assassinati nell’estate del 1944: Libero Temolo ed Eraldo Soncino.

Libero Temolo, classe 1906, aveva avuto un ruolo nell’organizzazione delle Squadre d’azione patriottica – SAP attive negli stabilimenti dell’azienda, ed era stato catturato nell’aprile del 1944, forse in seguito ad una delazione. Nella tessera per il riconoscimento delle qualifiche partigiane Temolo viene indicato come facente parte del Comitato di liberazione nazionale – CLN attivo in Pirelli. 

Eraldo Soncino, classe 1924, era entrato a far parte della 107a Brigata Garibaldi SAP, organizzata da Temolo, ed era stato catturato circa tre mesi dopo il collega. 

Entrambi i lavoratori fecero parte degli ostaggi selezionati dai tedeschi per essere fucilati a piazzale Loreto nell’agosto del 1944. Quando, il 10 di quel mese, il mezzo che li trasportava insieme agli altri scelti per la fucilazione giunse nel piazzale, Temolo e Soncino tentarono la fuga. I due, forse avendo avuto sentore di quanto stava per accadere, provarono a scappare correndo in direzioni opposte ma vennero raggiunti e giustiziati con armi da fuoco. Quel giorno, insieme a loro, morirono altri 15 partigiani. 

Con l’avvio dell’ultimo inverno di guerra, le rappresaglie degli occupanti nei confronti di quelli che venivano ritenuti sabotatori dell’attività tedesca, si fecero più violente. In seguito allo sciopero alla Pirelli Bicocca, il 23 novembre 1944 la risposta nazista fu immediata. Quel giorno i tedeschi arrestarono 183 lavoratori, tra cui un impiegato e due ingegneri. Nonostante gli sforzi della dirigenza – in particolare di Alberto Pirelli – volti al rilascio di almeno una parte dei fermati, il 28 novembre, 156 di essi vennero caricati sui convogli diretti ai campi di concentramento tedeschi, dove 12 di loro vennero assassinati.

Il contributo della Pirelli e in generale di quanti vi lavorarono durante la Resistenza fu tanto consistente che Cesare Merzagora – direttore generale per la ditta e dal 1944 tra i dirigenti del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia – CLNAI per il Partito Liberale – lo definì un vero “centro della riscossa”. 

Luca Zanotta

Localizzazione

Località: Milano – Bicocca
Indirizzo: viale Piero e Alberto Pirelli, 25
Comune: Lombardia
Provincia: Milano (MI) 
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.520061 – Longitudine 9.213804

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FONTI

Sitografia

ANPI, Libero Temolo, profilo biografico pubblicato sul sito www.anpi.it consultato il 6/12/2024

ANPI, Eraldo Soncini, profilo biografico pubblicato sul sito www.anpi.it consultato il 6/12/2024

R. Cenati, 23 novembre 1944: deportazione di massa dei lavoratori della Pirelli, articolo pubblicato sul sito lombardia.anpi.it consultato il 6/12/2024

N. De Ianni, Merzagora Cesare, profilo biografico pubblicato sul sito www.treccani.it consultato il 7/12/2024

G. Scirocco, Piazzale Loreto, 10 agosto 1944, articolo pubblicato sul sito www.milanolibera.it consultato il 6/12/2024

Temolo Libero, tessera per il riconoscimento delle qualifiche partigiane, scheda pubblicata sul portale partigianiditalia.cultura.gov.it consultato il 6/12/2024

La storia delle Industrie Pirelli degli anni Quaranta: un patrimonio d’impresa da oggi consultabile anche online, articolo pubblicato sul sito www.fondazionepirelli.org consultato il 6/12/2024

“In primo piano il Paese e il suo Risorgimento”. Pirelli e la lotta di Liberazione, 1943-1945, articolo pubblicato sul sito www.fondazionepirelli.org consultato il 6/12/2024

23 novembre 1944 alla Pirelli, articolo pubblicato sul sito www.deportatibrescia.it consultato il 6/12/2024

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ALTRE INFORMAZIONI

Data/e evento: 10/8/1944; 23/11/1944

Cognome / Nome: Merzagora Cesare; Pirelli Alberto; Temolo Libero; Soncino Eraldo 

Formazioni d’appartenenza: CLN Pirelli; 107a Brigata Garibaldi SAP

Data/e opera: /

Autore/i: / 

Note: la lapide in viale Sarca 222, che si trova all’interno degli Headquarters della Bicocca, non è visibile dalla strada

contatti

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