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L’attuale Basilica di San Carlo al Corso, sorge sull’area dell’antica Chiesa di Santa Maria de’ Servi. La chiesa, che fu edificata nel 1317, diede il nome alla strada sulla quale si affacciava – “corsia dei Servi” – e nel secondo dopoguerra, anche al centro culturale ed editoriale che nacque per iniziativa di alcuni laici e dei frati David Maria Turoldo e Camillo De Piaz.
Nella prima metà del XIX secolo, quando iniziarono i lavori per il riassetto urbano del centro storico di Milano e la via fu trasformata in un corso (“Vittorio Emanuele II”), l’antica chiesa venne demolita e nel 1839, su progetto dell’architetto Carlo Amati, come ringraziamento per la fine di un’epidemia di colera, iniziarono i lavori di costruzione del nuovo tempio dedicato a san Carlo Borromeo: San Carlo al Corso, appunto, che venne inaugurato nel 1847.
Durante la Resistenza, figure come don Giovanni Barbareschi, ed i già citati padre David Maria Turoldo, ed il confratello servita padre Camillo De Piaz, furono protagonisti della lotta di liberazione proprio dal convento adiacente alla chiesa di San Carlo al Corso.
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Grazie alla loro coraggiosa attività clandestina, questo luogo costituì un presidio di opposizione cattolica al nazifascismo; nascose numerosi ebrei, ricercati politici e renitenti alla leva; ed ospitò la storica riunione organizzata da Eugenio Curiel (partigiano e fisico italiano), nella quale si costituì l’organizzazione giovanile partigiana “Fronte della Gioventù per l’indipendenza nazionale e la libertà”.
Don Giovanni Barbareschi (Milano 1922 – ivi 2018) fu presbitero e partigiano, proclamato “Giusto fra le Nazioni” e insignito della Medaglia d’argento della Resistenza e della Medaglia d’oro del “Premio Isimbardi”.
Dopo l’8 settembre 1943, insieme a Teresio Olivelli, Carlo Bianchi, padre Turoldo, Mario Apollonio e Dino Del Bo, partecipò agli incontri che portarono alla fondazione del giornale «Il Ribelle. Esce come e quando può», foglio delle formazioni autonome Fiamme verdi, delle quali don Barbareschi fece parte.
Durante la Resistenza riuscì a salvare numerosi uomini (fra i quali anche Indro Montanelli), collaborando con l’Organizzazione scout collocamento assistenza ricercati – OSCAR, dedita all’espatrio in Svizzera di ex prigionieri, dissidenti ed ebrei, militari alleati e ricercati politici.
Il 10 agosto 1944, mentre benediva le salme dei quindici partigiani fucilati ed esposti in piazzale Loreto, venne arrestato dalle SS e incarcerato a San Vittore, dove fu sottoposto a durissimi interrogatori (da uno di questi uscì col braccio destro spezzato), ma non disse nulla che potesse mettere in pericolo i suoi compagni di lotta.
Padre “Maria David” Giuseppe Turoldo (Coderno 1916 – Milano 1992) filosofo, scrittore, poeta e partigiano; entrò giovanissimo nell’Ordine dei Servi di Maria, per il quale, nel 1940 fu assegnato al convento della chiesa di San Carlo al Corso a Milano. Qui, pienamente coinvolto nella lotta antifascista, nascose i partigiani e le loro armi e, insieme ad alcuni docenti e compagni di studi dell’Università cattolica del Sacro cuore, fra i quali Camillo De Piaz, fondò «L’Uomo. Giornale degli uomini d’Italia»: il foglio veniva ciclostilato nel convento, dove si tenevano anche le riunioni clandestine della redazione.
Dopo la Liberazione, nel maggio del 1945, insieme a padre Umberto Vivarelli, organizzò una spedizione in Germania per fornire assistenza, in loco e durante il ritorno in patria, ai prigionieri dei lager. Riuscì a far rientrare in Italia circa duecento persone.
Inoltre, fu uno dei principali sostenitori del progetto “Nomadelfia”, un villaggio che ospitava gli orfani di guerra: venne fondato da don Zeno Saltini, nell’ex campo di concentramento di Fossoli (presso Carpi), grazie ai fondi che venivano raccolti presso la ricca borghesia milanese.
Camillo De Piaz (Tirano 1918 – Sondrio 2010), membro dell’Ordine dei Servi di Maria, fu antifascista, saggista e traduttore.
Nel 1941 venne destinato al convento milanese del suo Ordine: San Carlo al Corso. Qui collaborò con padre Turoldo, col quale condivise studi, esperienze e ideali. I due sacerdoti collaborarono per la realizzazione del foglio clandestino «L’Uomo. Giornale degli uomini d’Italia»; al progetto “Nomadelfia”, ed al centro culturale ed editoriale “Corsia dei Servi”, per il quale curò numerosi testi, anche per conto di importanti editori come Mondadori o Il Saggiatore.
Inoltre, durante la Resistenza, venne incaricato dal CLNAI, il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia, di assistere le famiglie dei perseguitati politici.
Don Aldo Geranzani, che fu rettore del Collegio San Carlo a Milano, volle che nella cappella del collegio, nella quale si erano ritrovati molti sacerdoti antifascisti, fosse affissa una lapide con “La preghiera del ribelle”: testo che fu composto nei locali del collegio durante la Resistenza, da Teresio Olivelli (partigiano cattolico) e Carlo Bianchi (antifascista e studente del collegio).
Annalisa Bertani
Localizzazione
Indirizzo: piazza S. Carlo (dove si trovava l’ex Chiesa di Santa Maria de’ Servi, oggi S. Carlo al Corso); corso Matteotti, 14 (ingresso convento dell’ex Chiesa di Santa Maria de’ Servi)
Comune: Milano
Provincia: Milano (MI)
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.46632 – Longitudine 9.19625
FONTI
Sitografia
Arte e storia, scheda pubblicata sul sito www.sancarloalcorso.it consultato il 7/7/2023
S. Cottone, I preti ribelli della Resistenza che salvarono fascisti e kapò, articolo pubblicato sul sito www.ilgiornale.it consultato il 7/7/2023
P. De Lazzari, Il Fronte della Gioventù, scheda pubblicata sul sito www.anpi.it consultato il 7/7/2023
Don Camillo De Piaz, scheda biografica pubblicata sul sito www.anpi.it consultato il 7/7/2023
Don Giovanni Barbareschi, scheda biografica pubblicata sul sito www.anpi.it consultato il 7/7/2023
Fra’ David Maria Turoldo, scheda biografica pubblicata sul sito www.anpi.it consultato il 7/7/2023
ALTRE INFORMAZIONI
Evento: Resistenza
Cognome / Nome: Turoldo Giuseppe David Maria; De Piaz Camillo; Barbareschi Giovanni; Curiel Eugenio; Olivelli Teresio; Bianchi Carlo; Apollonio Mario; Del Bo Dino
Formazioni d’appartenenza: Fiamme verdi; Fronte della gioventù
Date opera: 1317 – 1847 (preesistenze e strutture attuali)
Autore: Carlo Amati (progettista S. Carlo al Corso)
Note: edifici non liberamente accessibili (gli orari sono contingentati in base alle aperture dei luoghi di culto).
Nessun riferimento agli eventi (non vi sono lapidi o iscrizioni di riferimento)
contatti
CONVENTO DEI SERVI DI MARIA IN SAN CARLO AL CORSO, A MILANO
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