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CASA CEVA IN VIA BOCCACCIO A MILANO

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Durante la Resistenza, Casa Ceva venne trasformata in un presidio partigiano e, come testimoniato da Bianca Ceva nel volume “Tempo dei vivi” (1954), fu sempre caratterizzata da un andare e venire incessante e da una serie di grida e comandi confusi. Le persone che utilizzarono Casa Ceva come punto di riferimento, furono soprattutto operai, contadini o piccoli artigiani, ed un intero reparto russo. Bianca Ceva nei suoi ricordi rivive le sensazioni di quei momenti, quando la sua casa fu uno dei centri dell’antifascismo clandestino e dove, spesso, spie dell’OVRA (Opera vigilanza repressione antifascismo) in borghese, vi si affacciavano per cercare i partigiani. I primi antifascisti erano proprio i componenti della famiglia Ceva che vissero in questa casa.

Umberto Ceva (1900-1930) abitò in via Boccaccio sino a quando si sposò con Elena Valla, anch’essa antifascista, con la quale si trasferì in via Bramante. Umberto, chimico, si unì sin da subito al movimento antifascita milanese che si oppose al regime, collaborò alla fuga in Francia del leader socialista Filippo Turati e aderì alla cellula italiana del movimento parigino “Giustizia e Libertà”. Nell’ottobre del 1930 fu arrestato con Ferruccio Parri, Riccardo Bauer, Ernesto Rossi, Alberto Damiani, Vincenzo Calace, Bernardino Roberto e Nello Traquandi, ed il 25 dicembre, dopo le violenze subite, si suicidò nel carcere di Regina Coeli, anche a causa di una falsa ed infamante accusa che lo vedeva responsabile della bomba che il 12 aprile 1928 provocò la morte di una ventina di persone durante l’inaugurazione della Fiera campionaria di Milano.

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La sorella di Umberto, Bianca (1897-1982), fu docente e partigiana. Durante la Resistenza ebbe costanti rapporti con Ferruccio Parri e a causa della sua attività antifascista fu sospesa dall’insegnamento e nel 1943 venne arrestata, a Varzi (comune natio): il 30 dicembre 1943 fu portata nelle prigioni del Castello di Voghera, poi trasferita a Pavia, ed infine a Milano, per essere processata dal Tribunale speciale. Nell’ottobre del 1944, grazie alla sorella Adele riuscì a fuggire e, per non essere catturata, fu costretta a vagare continuamente e a dormire ogni notte in una casa diversa. Dopo la Liberazione tornò a Milano, dove partecipò a tutte le battaglie democratiche e al Comitato di liberazione nazionale della Scuola e contribuì alla fondazione dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia – INSMLI.
Proprio nel capoluogo lombardo, nel 2023, è stata intitolata una via a suo nome, tra le vie Calchi Taeggi e Bisceglie.

Adele (1898-1989), sorella di Bianca e Umberto, dopo il trasferimento del fratello nella casa di via Bramante (1925), decise di rimanere a vivere con sua sorella in via Boccaccio. Adele, matematica e poetessa, inizialmente sembrò restare lontana dall’antifascismo militante della famiglia, sino a quando Bianca venne arrestata. In quel momento cambiò radicalmente le sue abitudini: da insegnante privata, organizzò la fuga della sorella, si occupò di proteggere i genitori dai rastrellamenti e partecipò attivamente alla lotta antifascista.
Profondamente legata all’organizzazione “Unione femminile nazionale”, alle cui attività partecipò con passione sin dal 1929; dopo la Liberazione si dedicò ancora più intensamente all’educazione culturale, sociale e civile delle giovani donne e promosse una Sala studio per le studentesse universitarie.

Annalisa Bertani

Localizzazione

Località: Milano
Indirizzo: via Giovanni Boccaccio, 22
Comune: Milano
Provincia: Milano (MI)
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.4677617 – Longitudine 9.1708178

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FONTI

Bibliografia
F. Imprenti, Adele e Bianca Ceva dal pensiero all’azione. Diario intimo e politico di due sorelle, in «Attraversando il tempo: centoventi anni dell’Unione femminile nazionale (1899-2019)», a cura di S. Bartoloni, Roma, Viella, 2019

Sitografia
C. A. Colombo, Il sacrificio di Umberto Ceva, articolo pubblicato sul sito www.letteraicompagnirivista.com consultato il 7/7/2023

Fondo Adele Ceva, scheda pubblicata sul sito unionefemminile.it consultato il 7/7/2023

Umberto Ceva, biografia pubblicata sul sito www.anpi.it consultato il 7/7/2023

 

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ALTRE INFORMAZIONI

Evento: Resistenza

Cognome / Nome: Ceva Umberto, Ceva Bianca, Ceva Adele

Formazioni d’appartenenza: Giustizia e libertà

Data/e opera: non determinabile

Autore/i: non determinabile

Note: via liberamente accessibile. Nessun riferimento alla storia del luogo (non vi sono lapidi o iscrizioni di riferimento)

contatti

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