LAPIDE IN MEMORIA DELLE QUATTORDICI VITTIME DEL RASTRELLAMENTO DI BLERA
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La semplice e slanciata lapide in marmo chiaro, di formato rettangolare, è appesa alla facciata di Palazzo Chiodi, oggi sede del Comune. Essa reca incisa, a lettere capitali, la seguente iscrizione: “IL 29 OTTOBRE 1943 / VENIVANO BARBARAMENTE UCCISI / DAGLI OPPRESSORI NAZISTI / ANGELI DOMENICO / MANFREDI ANGELO / GNOCCHI ANTONIO / IANNICOLI VINCENZO / POLIDORI ANGELO / TRUGLIA GIUSEPPE / MILLI GIOV. BATTISTA / GALLI GIOV. BATTISTA / PICCINI RICCARDO / MANTOVANI FRANCESCO / SALIS ANDREA / DELLA MALVA PIETRO / VANNI GIOVANNI / SANDOLETTI GABRIELE / LA GIUNTA MUNICIPALE / E IL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE / DI BIEDA / NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO / E NEL NUOVO REGIME DI LIBERTÁ / VOLLERO TRAMANDARNE LA MEMORIA / 29 OTTOBRE 1944”. I nomi delle vittime sono suddivisi in due colonne, quella di sinistra da “ANGELI DOMENICO” a “MILLI GIOV. BATTISTA”, quella di destra da “GALLI GIOV. BATTISTA” a “SANDOLETTI GABRIELE”. La grande lastra, fissata al muro da quattro peducci in bronzo, è circondata da una sobria cornice in pietra grigia; sotto di essa, si trovano un lumino votivo e una corona d’alloro in bronzo. La targa ricorda la strage nazifascista di Blera, in dialetto Bieda (Viterbo).
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Nell’ottobre del 1943 i nazisti rastrellarono la zona del Monte San Martino, alla ricerca della banda partigiana di Federico Barbaranelli, alle dipendenze del Comando di zona del PCI: dalla guerriglia che ne seguì, morirono quarantasei partigiani e un numero imprecisato di tedeschi. Questi ultimi decisero, dunque, di mettere a ferro e fuoco il paese di Bieda poiché qui avveniva il rifornimento di armi, come confessato da un prigioniero. Il 29 ottobre 1943 i militari stranieri, dopo che l’uomo riuscì a fuggire, circondarono il paese, si fecero riconsegnare il fuggitivo, catturarono alcuni abitanti e li fucilarono. Nella stessa giornata venne ucciso, nella zona di Pian Gagliardo, il carabiniere ausiliario Pietro Della Malva; nel rastrellamento perse la vita anche un giovane aviere sbandato originario di Orgosolo (Nuoro), Andrea Salis. In totale, furono giustiziate quattordici persone. Vennero imprigionati anche altri uomini, circa un centinaio, alcuni dei quali furono deportati in Germania.
Stefano Balbiani
Localizzazione
Località: Blera
Indirizzo: via Roma, 6
Comune: Blera
Provincia: Viterbo (VT)
Regione: Lazio
Coordinate geografiche: Latitudine 42.27474 – Longitudine 12.02575
FONTI
Sitografia
ITE Paolo Savi Viterbo, Lapide in memoria delle 14 vittime del rastrellamento di Blera (VT), scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 21/7/2023
A. Osti Guerrazzi, Blera (Bieda), 29 ottobre 1943, scheda pubblicata sul sito www.straginazifasciste.it consultato il 21/7/2023
ALTRE INFORMAZIONI
Data evento: 29/10/1943
Cognome / Nome: Angeli Domenico; Manfredi Angelo; Gnocchi Antonio; Iannicoli Vincenzo; Polidori Angelo; Truglia Giuseppe; Milli Giovanni Battista; Galli Giovanni Battista; Piccini Riccardo; Mantovani Francesco; Salis Andrea; Della Malva Pietro; Vanni Giovanni; Sandoletti Gabriele
Formazioni d’appartenenza: non determinabile, a causa delle molte persone coinvolte
Data lapide: 29/11/1944
Autore: non conosciuto. Sappiamo solo che la lapide venne commissionata dal Comune di Blera e dal locale Comitato di liberazione nazionale
Note: lapide visibile e liberamente accessibile
contatti
LAPIDE IN MEMORIA DELLE QUATTORDICI VITTIME DEL RASTRELLAMENTO DI BLERA
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