LASTRA IN RICORDO DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DI LECCO
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La sobria e squadrata lastra in marmo grigio, appoggiata a due peducci anch’essi marmorei, è appesa alla parete esterna di un edificio privato che affaccia su via Mascari. Essa reca la scritta incisa, a lettere capitali di colore nero, “IN QUESTO EDIFICIO / NEL CUORE DELLA VECCHIA LECCO / NEGLI ANNI 1943 – 1945 / OPERÒ PER LA RINASCITA D’ITALIA / IL C.L.N. DI CELESTINO FERRARIO / LA TIPOGRAFIA ANNONI PIN / QUI STAMPÒ CLANDESTINAMENTE / “IL RIBELLE” DELLE FIAMME VERDI / IMMORTALATO DAL SACRIFICIO DI TERESIO OLIVELLI / CHE LANCIÒ SUL LAGO E TRA I MONTI / L’ANELANTE APPELLO ALLA LIBERTÀ / DEI RIBELLI PER AMORE / COMUNE DI LECCO / IL 25 APRILE 1977”.
La targa è stata posta dove, a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, ebbe sede il Comitato di liberazione nazionale lecchese, guidato da Celestino Ferrario (1888 – 1959) dopo che il suo presidente, don Giovanni Ticozzi (1897 – 1958), venne arrestato dalle Brigate nere il 30 ottobre 1944. Originario di Monza, agente di commercio e sindacalista trasferitosi a Lecco nel 1919, Ferrario negli anni della Resistenza diresse il Cln nel suo magazzino di formaggi in via Mascari, aiutando le formazioni partigiane di area cattolica, le Fiamme verdi, operanti principalmente nelle valli bergamasche e nella zona del Lario.
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Il suo ufficio era proprio accanto alla tipografia di Annoni & Pin di Luigi Annoni e Vittorio Pin dove, nel 1944, si stampò il giornale clandestino Il Ribelle, il foglio delle Fiamme verdi fondato dal partigiano Teresio Olivelli (1916 – 1945), morto quest’ultimo nel lager tedesco di Hersbruck, insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria e, nel 2018, beatificato dalla Chiesa cattolica. A Lecco uscirono ininterrottamente i numeri dal 4 al 20 della rivista. Il magazzino di Ferrario, dal quale partivano le copie del Ribelle nascoste nelle casse e nelle ceste dei formaggi, fu anche un importante punto di ritrovo di combattenti antifascisti, nonché deposito di materiale bellico e armi. Nel dopoguerra, Celestino Ferrario venne eletto in Parlamento nelle file della Democrazia cristiana per due legislature, rimanendovi fino al 1958.
Stefano Balbiani
Localizzazione
Località: Lecco
Indirizzo: via don Antonio Mascari, 19
Comune: Lecco
Provincia: Lecco (LC)
Regione: Lombardia
Coordinate geografiche: Latitudine 45.85631 – Longitudine 9.38961
FONTI
Bibliografia
A. Benini, Nerina non balla. Resistenza e guerra di Liberazione tra Lecco, Brianza e Valsassina, Lecco, Periplo, 1995, pp. 79-80, 87-88
Celestino Ferrario, in A. Sala, D. Cercek, I 100 del Novecento. I personaggi che hanno fatto la storia di Lecco e del suo territorio nel XX secolo, Lecco, Periplo, 2002, p. 100
Ferrario Celestino (ad vocem), in «Dizionario storico illustrato di Lecco e della sua Provincia», Lecco, Periplo, 1996, p. 142
Sitografia
Istituto Comprensivo Lecco 3 Stoppani, Lastra in ricordo del Comitato di Liberazione, scheda pubblicata sul sito www.pietredellamemoria.it consultato il 5/8/2023
ALTRE INFORMAZIONI
Data evento: 1943 – 1945
Cognome / Nome: Ferrario Celestino; Olivelli Teresio
Formazioni d’appartenenza: Comitato di liberazione nazionale di Lecco
Data opera: 25/4/1977
Autore: non conosciuto
Note: lapide visibile e liberamente accessibile
contatti
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